La banda nasce nel 1844 e il secolo di vita non può essere festeggiato in maniera adeguata semplicemente perché
il periodo bellico non lo permette.Si rimedia tuttavia nel '47 con un numero unico che ricostruisce la storia e le
avventure musicali vissute in tanti anni, parlando ad esempio del concerto avvenuto nel 1886 davanti al generale
de'Medici o del divieto da parte della polizia austriaca di portare una uniforme che ricordava troppo quella dei
bersaglieri italiani.
Achille Delmarco prende in mano la direzione nel 1908 quindi la guerra fa tacere gli strumenti, poi si riprende
nel 1920 con lo stesso maestro.
La banda di Levico è stata certamente una delle prime a varcare i confini regionali e già nel secolo scorso,
precisamente nel 1893, suonava ad Innsbruck per l’inaugurazione del monumento ad Andreas Hofer. Pare tuttavia
che in quell’occasione una decina di suonatori si sia rifiutata di partecipare, cosicché dovettero essere rimediati
alcuni professionisti fatti venire da Milano. Tra gli scioperanti c’era anche il maestro, Angelo Balladori
(sostituito da Secondo Agostani).
I ricordi ripropongono anche una coraggiosa esibizione offerta a Giacomo Puccini, ospite a Levico, che apprezza una
fantasia della Boheme, pur suonata con qualche inesattezza. Molti gli aneddoti che dimostrano grande vivacità e
spirito d’iniziativa ma anche preparazione, visto che nel 1903 la banda si aggiudicava il secondo posto a pari merito
con Pergine al concorso di Trento, mentre nel 1911 sarà scelta fra le quattro migliori a tenere nel capoluogo il
concerto finale.
Si registra tuttavia lungo il percorso qualche interruzione non soltanto legata alle guerre; addirittura una pausa
di quattordici anni, dal 1930 al 1944 quando si può dire che la banda rinasce riaprendo una storia nuova. Esordio il
giovedì grasso sotto la direzione di Silvio Delmarco. E la direzione cambia mano parecchie volte finché, nel 1972,
il presidente Silvio Libardoni propone alla direzione artistica del complessoil maestro Luciano Caldonazzi che rimane
alla guida fino al 1989.
Nel complesso suonano interi nuclei familiari, molti i giovani che escono dai corsi per allievi. Negli anni Ottanta
è stata sperimentata anche una nuova formula avvalendosi dal canto di Lorenza Vivori e del coro “Pio X” di Levico.
Il messaggio musicale è stato esportato anche in Germania suonando ad Hausham, città gemellata con Levico.
Nel 1989 a Caldonazzi subentra il prof. Fabio Mattivi, diplomato in trombone. Si cambia il repertorio, sempre nel
rispetto delle tradizioni, ma adeguando alle esigenze dell’orientamento bandistico attuale e del cambio generazionale.
Nel 1992 la banda è presente a un festival europeo a Wächtersbach, in Germania, dove incontra gruppi provenienti
da vari Paesi.
Un anno particolare è il 1994, centenario dell’elevazione a Levico a rango di città da parte dell’imperatore Francesco
Giuseppe. La banda partecipa alle celebrazioni suonando musiche che ricordano il periodo asburgico.
Il 150° anniversario della nascita del complesso, invece, è degnamente ricordato con una tre giorni che vede Levico
ospitare bande provenienti dalla Germania, dalla Marche, dal Veneto, dalla Lombardia e dal Trentino.
È infine dal 1996 che viene organizzata una manifestazione dal titolo “Metti una sera a Levico… la banda”.